expr:lang=it;data:blog.locale La noia nella moda - Glamourday Lifestyle

La noia nella moda

Un pomeriggio con tante riviste e magazine a disposizione, da sfogliare e leggere a piacimento, senza influenze esterne ha indotto una mia riflessione, che volevo condividere con voi.

Avevo in mano tanti giornali, tutti prettamente di moda, molte testate anche prestigiose.  L'ebrezza quando un'amante della moda ha fra le mani fresche riviste da leggere o semplicemente da sfogliare è enorme, ed è mista all'eccitazione: è come aprire un forziere, pieno di articoli stimolanti e suggestivi, ricco di sorprese.
La copertina è piena di titoli, carichi e zeppi di promesse, se leggere o semplicemente sfogliare pero  lo si capisce solo aprendo la rivista,   gia si intuisce dalle prime pagine quale sarà il proseguio. Gli editoriali di intro già complicati, quelli carichi di parole e di giri di parole ma di pochi concetti, di solito non sono mai di buon presagio, così come i titolo 'specchietto per le allodole'. Sono quelli pieni di promesse, abilmente editati, che sembrano la chiave per scoprire veramente qualcosa di nuovo, quelli che dici: 'ecco, quello che mi interessava sapere' ma che nell'articolo non vanno oltre le due righe sull'argomento e intortano di ovvietà, o di argomenti per niente attinenti alle aspettative promesse e preannunciate, la cartelle che si deve riempire. 

Si dicono sempre le stesse cose, quest'anno si porta questo, questa è la settimana del trench, domani del tartan, dopodomani quella delle minigonne e la settimana prossima quella del tailleur in ufficio, dei tacchi alti e poi dei tacchi bassi. Banalità, banalità, ovvietà per riempire le pagine, per non parlare dei servizi fotografici. Le news poi ormai corrono sul web, quindi un giornale, ad eccezione del quotidiano, sarà sempre indietro per ovvi motivi di logica: la notizia del giorno è quella del nuovo taglio di capelli della star, per una settimana ne parlerenno tutti i siti web, il settimanale si trovo indietro di ben sette giorni sulla notizia. A meno che...a meno che non si inventi, si ingegni, vada oltre la semplice news e la rielabori in maniera piu' approfondita, puntando su concetti che partono da una notizia e facendone un approfondimento....solo cosi il lettore sarà motivato. Perchè che la star di turno aveva cambiato colore di capelli o taglio lo sapevamo ormai tutti, dopo una settimana che il web pompa la notizia.

Faccio una puntualizzazione, io sono una fan delle riviste cartaceee, dei giornali, il rumore della carta, l'estetica, il rapporto quasi fisico con la carta è difficile da sostituire, le foto stampate sulle pagine per me hanno ancora un senso e un fascino.
Ora capisco che ai nostri giorni specialmente i giornalisti sono poco motivati, colpa della crisi dell'editoria, ma imputerei il tutto più a una crisi delle idee.....complici editori poco o per nulla motivanti, stipendi da fame (per chi, fortuna sua, viene pagato...) o per le collaborazioni free che non portano da nessuna parte se non a un circolo vizioso 'cane che si morde la coda', facendo crollare la qualità.. Il tutto dà una abbssamento del livello, andando avanti si troveranno articoli sempre più  vuoti o pieni semplicementi di ovvietà, non bastano i nomi storici dell'editoria per fare svegliare dalla NOIA in cui molti lettori incorrono, sfogliando pigramente le loro pagine

 Anche i giornali hanno bisogno di reinventarsi e devo dire che alcuni ci sono riusciti egregiamente, quelli che ogni volta che vado in edicola compro, quelli che attirano la mia attenzione, perchè propongono argomenti innovativi, trattati in maniera fresca, vitale, quelli che danno veramente nuove idee e nuovi stimoli.
Altri pero sono di una noia pesante, accidiosi,  da sfogliare, poggiare sul divano e poi da buttare: quello è il loro destino e nulla potrà fare il nome blasonato contro la noia che attanaglia il lettore attivo, dalla prima all'ultima pagina.



CONVERSATION

8 commenti:

  1. Ottima riflessione, che io applicherei anche ai fashion blog, alcuni, che non fanno altro che copia e incolla di cio' che gia' c'e' sul web :-( o che sono un infilata di post di outfit con 300 foto per ogni post!

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  2. Dario sono perfettamente d'accordo!!!

    Vogliamo anche parlare dei comunicati stampa con 'invito alla diffusione'?
    e di chi li pubblica passivamente??
    chi li pubblica 'copia e incolla', o per intramezzare foto, è veramente svilente, e fa abbassare il livello di competenza dei blogger, rischiando di far fare alle agenzie 'tutta un erba in fascio' e di conseguenza facendogli arrogare il diritto alla pubblicazione.
    Io ho dovuto rispondere, necessariamente, per le rime...per forza!!

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  3. purtroppo alla gente non interessa riflettere, né approfondire. Alla gente interessa proprio il nuovo taglio di quellalà e il nuovo rossetto di quell'altramarcalà.E stop, se divaghi, se ci metti del tuo o dell'altro è solo tempo in più dedicato alla lettura, e come fai a fargli capire che oltre le immagini c'è di più?? Inutile, io ci provo a parlare d'altro, ma non a tutti interessa.

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  4. Sai Loretta una frase che un giorno disse una persona di grande spessore, una guida spiriturale, fu: 'Le persone che studiano e che pensano fanno paura' ed è tremendamente vera.

    La società vuole un branco di ignoranti, vuole le persone spente, non pensanti e di conseguenza non parlanti....le vuole spugne per far credere quello che si vuole, all'occorrenza.
    Una persona che non pensa e non si informa è un bel bocccalone, una bella preda all'amo. Invece una persona che pensa, si fa una sua idea e ragiona con la sua testa fa paura al sistema, e sai come mai??? perchè si chiederà sempre il perchè delle cose e cercherà di cambiarle. Non ci si deve stancare.
    Solo leggendo, approfondendo, ascoltando, ragionando ci sarà il progresso.
    Se no andremmo ancora con i treni a vapore.....

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  5. Qoto Vale, anche io ho notato che molte riviste si fermano alla superficie rispolverando continuamente i medesimi argomento e trattandoli alla stregua di giornaletti per ragazzine.
    è anche vero che ormai il web ha stravolto il mondo dell'informazione, che ormai le notizie corrono veloci e fanno il giro del mondo rapidamente, proprio per questo motivo sarebbe meglio non investire su queste all'interno della rivista cartacea, ma puntare su approfondimenti anche storici.
    Proprio per questo motivo ho selezionato già da tempo le riviste da leggere, limitandomi soprattutto ad Elle e Vogue che offrono una visione della moda concreta. Non si limitano ai consigli per gli acquisti insomma, ma offrono un approccio vero e proprio alla moda quale forma d'arte.

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  6. Non posso che concordare con te...è proprio quello che stavo pensando oggi sfogliando una rivista di moda : sempre i soliti argomenti sviscerati, proposti in tutte le salse e con tutti i sinonimi possibili ed immaginabili :-S



    With love,Mia
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  7. Ragazze, infatti, è proprio questo il punto. Argomenti sempre uguali, edulcorati in diverse salse, ma sempre gli stessi!!! In una parola, la NOIA

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  8. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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