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I gesti che mancano nel web

nel web a volte mancano i gesti

Quello che a volte manca al web è la franchezza quella fatta di gesti. 

Quello che a volte manca è il mettere al centro le persone e la verità.

Quella sensazione di non avere realmente di fronte un'altra persona spinge alcuni ad essere più aggressivi sul web?



Ferire verbalmente, questo è un rischio dei social? quel senso di disinibizione che spinge qualcuno a porsi a volte senza freni.


Perché si fa male anche da una tastiera, e lo si dovrebbe ricordare maggiormente.
Perché come si parla da uno schermo equivale a parlare di persona, perché anche dai tasti si deve rispettare il prossimo, non solo quando si ricevono consensi, ma specie quando non si è d'accordo con qualcosa o con il pensiero di qualcuno.

La persona che hai di fronte sul web è una persona in carne ed ossa, lo schermo non è un paravento, che ripara, se ferisci, ferisci e basta.
Le persone sono delicate, e lo schermo non è un occhiale da sole, che ripara.

Davanti a una voce tremante, a un occhio lucido, a uno sguardo ferito si reagirebbe in maniera più ponderata, più giusta? è anche questione di sensibilità.

Tempo fa ho fatto una riflessione sull'aggressività sui social. 

riflessione sui social


Una volta non esistevano i social, e quello che si voleva dire si diceva in faccia o per telefono. 
Queste modalità permettevano a molti di non sbilanciarsi nella 'risposta facile': dire qualcosa di pesante a una persona che si ha di fronte richiede una certe dose di coraggio e anche di faccia tosta. 

A volte anche un'occhiataccia, poteva far desistere qualcuno dall'insultare un altro 


C'era l'opzione B, il telefono: non si ha la persona vis a vis, ma la persona ha comunque diritto di replica in maniera istantanea. 
A volte un tono della voce diverso, poteva far desistere qualcuno dall'insultare un altro. 


Oggi ci sono i social, e molti PER UN NONNULLA si sentono disinibiti, facili alla rispostaccia, pronti a dirne di cotte e di crude, anche a chi non hanno mai visto in faccia. 

I 'coraggiosi della tastiera' per così dire.

E se si tornasse alla chiacchierata faccia a faccia? e al telefono?

C'è anche un altro aspetto, c'è un pezzo di comunicazione che non passa solo per le parole

comportamenti social


Uno sguardo velato, la franchezza di una pacca sulla spalla, l'incisività di una risata che scoppia all'improvviso, la complicità.

La forza dello sguardo, la forza del tono della voce, gli atteggiamenti....quante cose si capirebbero, o si capirebbero meglio. Magari si ci farebbe abbindolare di meno, da chi vuole intortare, si eviterebbero dei fraintendimenti, si eviterebbero delle delusioni, o al contrario potrebbe scattare qualcosa che solo con una lettera scritta su uno schermo non dà la bella percezione reale.

Si pensava che quella persona fosse così, che si avessero delle cose in comune, ma in realtà non era così come si era capito da una discussione virtuale; o al contrario, conoscendo quella persona si avverte che è piacevole stare in sua compagnia.

Poi capitano anche delle cose bellissime, quando le persone realmente sono esattamente come sono sul web.

comunicazione reale e virtuale


La comunicazione si è evoluta e questo è un immenso bene. Immenso.
Perché mette in contatto le persone quando sono lontane, rende presenza qualche assenza.



Permette di fare nuove preziose conoscenze, permette di informarsi, rende più loquace chi magari si sente intimorito da un discorso diretto viso a viso.



Ma quello che deve sempre restare al centro della comunicazione devono essere le persone.
Comunicazione fatta di persone, per le persone, con le persone: di fronte, o meglio dire dall'altro lato dello schermo hai sempre una persona, come se ci parlassi di presenza, o al telefono.

In sostanza, non cambia nulla, e lo si dovrebbe ricordare sempre.







CONVERSATION

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